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“Boys don’t cry”: tips per uomini che non vanno dallo psicologo

 

 

Le ricerche scientifiche spesso mostrano uno spaccato delle terapie psicologiche quasi del tutto rivolto al femminile. Se ci pensiamo difficilmente ne restiamo sorpresi: anche nella vostra esperienza, potreste probabilmente notare come nella cerchia dei vostri conoscenti le donne sembrano rivolgersi maggiormente a professionisti della salute mentale rispetto agli uomini. 

E’ risaputo che gli uomini ricevano meno diagnosi e trattamenti psicologici rispetto alle donne, in quanto meno propensi a chiedere aiuto per questioni legate al proprio benessere psicologico. Ma perchè?

I motivi possono essere diversi, ma molti sono legati alla cultura nella quale siamo inseriti. Pensiamo già solo al linguaggio comune: “I veri uomini non piangono” – “Se ti mostri fragile sembri un debole e gli altri si approfitteranno di te” – “Soffrire è inutile, uno spreco di tempo” – “Non fare la femminuccia”… e potremmo andare avanti!

Ma perché gli uomini tendono a non rivolgersi ad uno psicologo? Parliamone insieme:

  1. Hanno imparato che sopprimere le emozioni è la strategia corretta per gestirle. Molti uomini, dalla categoria millenials in giù, non hanno fatto esperienza di un apprendimento in merito a come stare con le proprie emozioni: nessuno ha insegnato loro a “sedersi”, “stare con” e processare le proprie emozioni. E’ stato insegnato loro di “scaricarle” tramite l’attività fisica, a “distrarsi”, a “focalizzarsi sulla carriera”… ma non ad ascoltarsi!

  2. Hanno imparato dal proprio ambiente culturale che andare dallo psicologo è per i deboli. Spesso “finire” dallo psicologo viene considerato un fallimento, in quanto indicativo di non essere riusciti a cavarsela da soli. In una società che ci educa all’eccellenza e a temere il fallimento questo rappresenterebbe una grossa minaccia, e per questo motivo molti uomini lo evitano.

  3. Hanno imparato che sentirsi vulnerabili è sbagliato. Andare dallo psicologo spesso significa fronteggiare apertamente le proprie zone d’ombra e vulnerabilità. Se siamo stati educati a temere di sentirci così, eviteremo tutte quelle situazioni che potrebbero accendere la miccia della nostra insicurezza.

  4. Hanno imparato che “dallo psicologo vai a parlare e parlare e basta non serve a niente”. Non è una novità che nella nostra cultura vi sia spesso uno stigma importante in merito alla salute mentale, e che si pensi che dallo psicologo “si parli e basta”. Ma questo  è in realtà un falso mito: infatti, non tutti gli approcci psicologici sono uguali e non tutti prevedono l’esclusivo utilizzo della parola. Ad esempio, gli approcci di stampo cognitivo-comportamentale permettono un lavoro più “pratico”, prevedendo un lavoro per obiettivi e l’utilizzo di strumenti di vario tipo!

  5. Hanno imparato che devono cavarsela da soli. Spesso la nostra cultura incoraggia gli uomini a dover provvedere da soli alla risoluzione dei problemi che si trovano a incontrare sul proprio cammino, ma questo è un concetto malsano e sbagliato: tutti hanno diritto al supporto, e non farcela sempre è un diritto! Ogni individuo può trovarsi a fronteggiare una difficoltà e scoprire di non avere lo strumento giusto per gestirla: durante un percorso psicologico si costruisce una “cassettina degli attrezzi” dove inserire strumenti e strategie nuove per fronteggiare momenti di impasse o difficoltà, cosa impossibile da fare con gli strumenti in proprio possesso in quel momento.

Se sei un uomo e stai pensando di rivolgerti a uno psicologo eccoti qualche tip – da parte di psicologi – per “scegliere di buttarti” in questa esperienza:

  1. Le tue emozioni possono esserti utili: probabilmente sei abituato a fare caso alle tue emozioni solo quando sono così forti da divenire insopportabili. Rivolgerti ad uno psicologo ti può aiutare ad imparare a regolare le tue emozioni come se fossero il volume di una radio. Le tue emozioni sono capaci di darti informazioni importantissime, e non considerarle può essere a lungo termine dannoso per la tua vita. Se non sai come fare è perchè non hai ancora imparato come farlo.

  2. Rivolgerti ad uno psicologo non ti rende debole: se ti spaventa l’idea di essere considerato debole in quanto hai richiesto supporto psicologico, sappi che non è così. Occuparsi di una propria fragilità o cercare di divenire la persona che desideri essere richiede molta più forza che evitare il cambiamento o di mettersi in discussione. “Se avessi saputo cosa mi aspettava avrei iniziato anche prima” è una frase ricorrente che i nostri pazienti condividono con noi. E ci sentiamo di dire che non è un caso!

  3. Fidati del processo: è possibile che le prime volte che andrai da uno psicologo ti sembrerà una delle cose più difficili che hai mai fatto in vita tua, ma non scoraggiarti! Il tuo psicologo sarà lì per te e ti guiderà in questa nuova esperienza, rispettando i tuoi tempi e la velocità che deciderai di adottare.

  4. Fai un tentativo: se ti trovi a vivere un momento di grande difficoltà e non sai come uscirne, fai un tentativo. Se le tue emozioni sono diventate assordanti oppure “non senti più niente”, fai un tentativo. Se la tua vita non ti rende felice e non sai come iniziare a cambiarla, fai un tentativo. Qualunque sia la situazione che in questo momento stai attraversando, datti la possibilità di iniziare a prenderti cura di te…

…d’altronde, sai già cosa succede se non ci provi, ma se ci provi…?