Divorzio e figli: cosa dice la psicologia a riguardo

divorzio e figli

Milioni di famiglie e di bambini ogni anno vivono e sperimentano l’esperienza di un divorzio o di una separazione. È stato rilevato che questi bambini – rispetto ai bambini che vivono e crescono in famiglie non separate – hanno il doppio della probabilità di incorrere in problemi correlati all’adattamento a questo importante cambiamento di vita (ad esempio difficoltà legate alla salute mentale o problemi scolastici). In molti casi, questi bambini si trovano a vivere esperienze familiari complesse già prima della separazione dei genitori (dovute ad esempio alle tensioni intra-familiari o a situazioni di conflittualità tra i genitori). In altri casi, invece, ciò che influenzava negativamente i bambini è riconducibile principalmente alla rottura stessa.

In generale, i bambini beneficiano di relazioni continuative e di buona qualità con entrambi i genitori. Una buona genitorialità è composta di diverse parti, tra cui: affetto, calore, disponibilità, coinvolgimento attivo, monitoraggio del bambino, pratiche educative appropriate. In caso di divorzio il focus tende a spostarsi sulla programmazione di quando e come i bambini passeranno del tempo con ogni genitore. Considerate alcune eccezioni, la soluzione più salutare per i bambini è quella di mantenere contatti regolari e continuativi con ogni genitore.

Tuttavia, la qualità della relazione genitore-bambino sembra essere globalmente più importante dell’ammontare del tempo passato con ogni genitore. Allo stesso tempo, è però importante che questo tempo sia sufficiente affinché il bambino possa venire attivamente coinvolto nel viverlo insieme al genitore.

Ma nello specifico, quali sono le esperienze potenzialmente dannose alle quali i figli di genitori divorziati sono esposti? Approfondiamole insieme!

– L’esposizione all’ostilità e ai conflitti tra genitori. Essa tende ad essere un male per i bambini e diventa specialmente pericolosa per i bambini che si trovano ad assistere a violenze fisiche o ad aperte minacce tra i genitori. Anche assistere ad atti aggressivi quali urlare, imprecare o insultare può essere estremamente dannoso per i bambini. In aggiunta, prima dell’effettiva separazione, può essere particolarmente stressante per i bambini trovarsi di fronte ad un genitore che minaccia di separarsi, di lasciare la casa e il nucleo
familiare.

– La perdita di contatto o di coinvolgimento da parte di un genitore. Come descritto in precedenza, i bambini hanno migliori chance di crescere positivamente quando la loro vita è caratterizzata dal coinvolgimento attivo e positivo con entrambi i genitori. Statisticamente, nella nostra cultura e società, è più probabile che se si sperimenti la “perdita” di un genitore questo sia il padre. Non è raro, infatti, che i bambini di genitori divorziati in Italia passino molto meno tempo con il padre rispetto a quello condiviso con la madre.

– Problematiche o difficoltà psicologiche in un genitore. Infatti, se un genitore si trova a
vivere un momento di difficoltà relativamente alla salute psicologica è comune che ciò abbia un impatto negativo sul suo modo di “fare” ed essere genitore, con un aumentato rischio di conseguenze dannose sui figli. Ovviamente non siamo davanti ad una regola: molti genitori vivono quotidianamente difficoltà in tema di salute mentale ma continuano a “funzionare bene” come genitori, anche dopo un divorzio. È importante normalizzare il fatto che quasi tutti i genitori che si stanno separando possano sperimentare qualche turbamento emotivo, la cui gravità può essere molto diversa da persona a persona. Una buona prassi, a tutela della propria salute mentale e di quella dei propri bambini, può essere quella di chiedere aiuto ed occuparsi tempestivamente delle difficoltà emotivo-relazionali che ci si trova a vivere in questi momenti. 

– Cambiamenti rilevanti in ambito economico. Quando i genitori si separano, emergono spesso preoccupazioni di tipo economico. Invece di vivere tutti in un’unica famiglia si vengono a creare due famiglie e la vita diventa comprensibilmente più costosa. E spesso spese più elevate comportano minori risorse disponibili per crescere i bambini. Talvolta i bambini possono sperimentare disagio in tali condizioni, soprattutto quando i soldi potevano essere scarsi anche prima della separazione. Inoltre, in alcune di queste famiglie, entrambi i genitori potrebbero trovarsi ad aver bisogno di lavorare di più e potrebbero di conseguenza avere meno tempo ed energie da dedicare alla genitorialità.

Tutte queste esperienze negative che accomunano i bambini figli di una coppia separata possono spesso verificarsi in combinazione tra loro. Ad esempio, le difficoltà emotive dei genitori – che possono includere vissuti come depressione e rabbia – possono contribuire ad aumentare la conflittualità in casa. A loro volta, i genitori in conflitto tra loro possono portare i bambini e l’altro partner a sentirsi più tristi o arrabbiati. Inoltre, i problemi finanziari associati al divorzio possono contribuire ad aumentare le conflittualità tra i genitori, contribuendo al peggioramento del clima familiare generale.
I bambini possono mostrare stress emotivo in modi diversi e in momenti diversi. Alcuni lo fanno in modo relativamente tranquillo, diventando più tristi, preoccupati o ansiosi. Altri mostrano invece aggressività, insolenza o – in periodo adolescenziale – abuso di alcol o droghe o comportamenti a rischio.
È bene ricordare però che non tutti i divorzi sono necessariamente negativi per i bambini. Ad esempio, mentre la frequenza dei problemi di adattamento per i figli divorziati è circa il doppio di quella dei figli provenienti da famiglie integre, la maggior parte dei figli divorziati non presenta tali difficoltà. Inoltre, per i bambini può essere molto più salutare affrontare problematiche di adattamento ad una nuova situazione familiare – che restano circoscritte alla prima fase della separazione – che crescere per un lungo tempo in un clima conflittuale, con genitori turbati, arrabbiati o infelici, sviluppando così potenzialmente importanti conseguenze negative a cascata negli anni a venire e nell’età adulta.

Genitori alle prese con il divorzio: come riuscire a “farcela”?

Non ci sono risposte facili, univoche o giuste per tutti, ma ci sono diverse cose che i genitori possono provare a fare. Ricorda che non esistono genitori perfetti o un manuale per
diventarlo, ma vorremmo condividere alcuni suggerimenti:

Cosa “posso fare”?:
– Cerca di rimanere attivamente coinvolto con i tuoi figli, anche se non condividerete più
tutta la giornata insieme. E ricorda, ciò che conta è la qualità del tempo trascorso insieme!
– Mostra loro amore e affetto regolarmente e manifestalo apertamente.
– Incoraggia una relazione positiva con l’altro genitore, anche se tra voi i rapporti non sono positivi.
– Tieni a mente ciò che stanno facendo i tuoi figli, i loro impegni e le loro attività
settimanali.
– Mantieni con l’altro genitore una comunicazione aperta, franca, onesta e positiva.
– Prenditi cura della tua salute (mentale e non) e cerca il sostegno di altri adulti: in questo momento ci si può comprensibilmente sentire soli, ma è bene ricordarsi che chiedere aiuto non è mai un segno di debolezza.

Cosa “non fare”:
– Litigare davanti ai bambini: c’è un tempo e un momento per queste cose, ma questo non deve mai coincidere con la presenza dei bambini. Tutelare la loro serenità deve essere uno dei primi obiettivi tuoi e del tuo ex partner. Dire cose negative sull’altro genitore di fronte ai bambini o addossare lui/lei la colpa di ciò che sta accadendo: il rischio è che il bambino sperimenti risentimento nei confronti dell’altro genitore e questo è da evitare il più possibile. 
– Non mostrarsi coinvolti nella vita quotidiana del/dei figlio/i;
– Non mantenere buone prassi educative in modo da apparire il genitore “buono”; infatti, anche in caso di divorzio, i bambini generalmente beneficiano di ciò che viene spesso descritto come “genitorialità autorevole”, grazie alla quale i genitori sono chiaramente responsabili e normativi ma aperti ad ascoltare i bambini che esprimono loro i propri sentimenti, idee e preferenze. Questo è spesso difficile per i genitori quando si separano e divorziano, ma può diventare più facile quando i genitori vi pongono la giusta attenzione e si impegnano attivamente per farlo.
– Ignorare la tua salute e la tua felicità e cercare di fare tutto da solo senza cercare supporto: se senti che tutto è troppo, fermati. D’altronde, se ti rompessi una gamba non ricorreresti al gesso? Perchè la tua ansia, la tua depressione, il tuo vissuto di sconforto, di sopraffazione e di confusione non meriterebbero la stessa attenzione della tua gamba?

E ricordate: la coppia non esiste più, 

ma la coppia genitoriale continua e continuerà ad esistere.