“Roba che dà fastidio”: come regolare le emozioni e vivere felici

come regolare le emozioni e vivere felici

Nel nostro lavoro capita spesso che le persone si rendano conto di aver vissuto periodi molto lunghi della vita in conflitto con le proprie emozioni. Questo conflitto assume diverse sfumature: non si presta attenzione alle emozioni che si provano, si cerca di spegnerle come se il loro volume fosse troppo alto, si sta con loro come se si fosse su una barca in avaria in mezzo alla tempesta.

Le emozioni, però, fanno parte del nostro “pacchetto base”: vi siete mai chiesti perchè le proviamo? Le emozioni ci hanno permesso a livello evolutivo di far sopravvivere la nostra specie, hanno la funzione di segnalarci un bisogno insoddisfatto e ci spingono nella direzione di soddisfarlo. Ci aiutano nelle relazioni, nella comunicazione con gli altri e nel rapporto con noi stessi. Sono una sorta di bussola interna: immaginiamo cosa potrebbe significare muoversi in una foresta senza indicazioni della direzione tra prendere… sarebbe un’idea vincente?

Quando l’approccio alle emozioni è avvertirle come “roba che dà fastidio” è importante creare degli strumenti che aiutino a regolarle.

Ma cosa vuol dire regolare le emozioni? Significa aumentare la nostra “finestra di tolleranza”, come se questa fosse la zona mediana di un termometro dove non fa “troppo caldo” o “troppo freddo”, in cui le nostre emozioni possono esistere e svolgere la loro funzione di informatrici di cosa sta accadendo senza farci sperimentare disagio o sofferenza.

Immaginiamo di avere un punto di ebollizione, assolutamente personale, così come un punto di congelamento. Quando raggiungiamo o sorpassiamo la nostra zona di tolleranza, ci disregoliamo e ci troviamo in uno di questi due punti. Ad esempio,  possiamo reagire attaccando di impulso oppure congelarci rimanendo bloccati in un impasse senza uscire dalla situazione che ci provoca disagio.

Quando nella nostra vita sperimentiamo un momento molto difficile o traumatico, spesso ci blocchiamo in uno di questi due punti. Non è colpa nostra: è semplicemente un meccanismo di sopravvivenza. Non lo scegliamo in modo cosciente, è biologia!

Possiamo però imparare a riconoscere quando non siamo nella nostra finestra di tolleranza e il modo migliore per rientrarvi.

Durante un percorso psicologico, è possibile imparare a conoscere e regolare le nostre emozioni,  sia quando sono iperattivate, sia quando sono eccessivamente inibite e poco avvertite, sviluppando abilità e imparando a padroneggiare strumenti e pratiche per aiutare il nostro sistema nervoso a regolarsi, a calmare le nostre risposte fisiche e a gestire i pensieri e le nostre caratteristiche personali che ci portano a scivolare verso i nostri punti di ebollizione e di congelamento.

Anche se ti sembra impensabile, stare con la “roba che dà fastidio” è possibile (e utile!)… se sai come farlo!

Scopri qui cosa possiamo fare per aiutarti a costruire la tua finestra di tolleranza!