Il potere dà alla testa: lo dice la scienza

il potere da alla testa

Vi siete mai chiesti se assumere un ruolo importante può cambiare il modo di vedere la realtà di chi detiene il potere?

Alcune ricerche hanno evidenziato che comandare sugli altri porta le persone ad essere più impulsive e soprattutto manifestare minore empatia ovvero la capacità di riuscire a mettersi nei panni altrui, comprendendo lo stato d’animo dell’altro e i suoi bisogni.

Sukhvinder Obhi, un neuroscienziato dell’Università McMaster dell’Ontario, attraverso la tecnica della stimolazione magnetica transcranica, ha scoperto che il potere è in grado di danneggiare il funzionamento dei neuroni specchio, quei neuroni che si attivano quando osserviamo qualcun altro compiere un’azione, definiti i responsabili della nostra capacità di empatizzare.

Questa ricerca conferma dunque l’idea comune secondo cui le persone potenti avrebbero maggiori difficoltà a mettersi nei panni degli altri.

A sostegno di ciò Susan Fiske, una psicologa dell’Università di Princeton, afferma avere potere renda inutile sviluppare la capacità di capire le altre persone: chi è potente non deve convincere nessuno, basta che sia in grado di dare ordini relativamente a ciò che gli altri devono fare.

Tuttavia, si sa bene quanto l’empatia sia utile per riuscire a mantenere il potere nel tempo, in quanto ci permette di comprendere gli altri e ciò che succede intorno a noi.

Queste due ricerche spiegano perché spesso si ha la sensazione che le decisioni “che arrivano dall’alto” non siano in grado di comprendere le esigenze di chi poi si ritrova a che fare con quelle scelte: il luogo comune che dice che il potere dà alla testa, in fin dei conti, non è così lontano dalla realtà.

Ma è il problema è davvero il potere stesso o, piuttosto, la sensazione di potenza (o onnipotenza!) che riveste le persone che hanno incarichi importanti?

Consideriamo gli aspetti cognitivi e psicologici: il potere è prima di tutto uno stato mentale, per cui cercare di non “sentirsi potenti” pur mantenendo una posizione di potere e prestigio potrebbe essere una soluzione; per fare questo, è importante lavorare sulla percezione del potere legato al  ruolo e sulle persone che abbiamo di fronte sia quando ci relazioniamo a loro in veste di “potenti” sia quando ci relazioniamo con persone potenti che ci possono far sentire insicuri e incompresi.

Gli scienziati propongono poi un’altra soluzione: circondarci di persone che riescano a riportarci con i piedi per terra!