Disturbi dell’Apprendimento: autostima e fiducia di sè

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In Italia 350.000 persone tra bambini, adolescenti e adulti hanno Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA).

L’aumento delle diagnosi ha portato ad una maggiore attenzione ai segni riconducibili al disturbo ed alla creazione di una sorta di “equipe di lavoro allargata”, formata non solamente dai clinici che pongono la diagnosi, ma anche dagli insegnanti e dalla famiglia che possono agire in sinergia per aiutare il bambino o adolescente con Dsa a superare al meglio le sue difficoltà di apprendimento.

Infatti, le difficoltà che incontra un bambino o adolescente con DSA non riguardano solamente la lettura, scrittura e il calcolo, ma anche le conseguenze che la diagnosi può avere sull’autostima e la motivazione allo studio.

Un bambino che presenta difficoltà scolastiche, se non viene aiutato adeguatamente, può sviluppare demotivazione e disinteresse per la scuola, un luogo che lo fa sentire diverso dai compagni e che lo pone continuamente davanti a delle sfide.

Inizieranno le assenze, le dimenticanze di libri e quaderni, i compiti non fatti, in un circolo vizioso in cui il bambino o adolescente si rifiuta di avere a che fare con tutto ciò che è didattica e per questo rimane indietro rispetto ai programmi. Aumenterá di conseguenza il senso di inadeguatezza che lo porterá nuovamente ad evitare la scuola, fino ad arrivare, nei casi più gravi, all’abbandono scolastico.

Ma “Se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido”; la diagnosi è solo il punto di partenza: l’utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi, sì necessario, non è sufficiente per trattare la persona con Dsa.

Comprendere cosa significhi per chi ha un Dsa la diagnosi, cosa significhi per lui sentirsi diverso dagli altri o utilizzare materiale differente rispetto ai compagni, valutare la sua motivazione allo studio, le paure e ed i bisogni, permette di trattare la persona nella sua globalità, aumentandone il benessere a scuola e fuori.

Fornire un contesto in cui la persona possa esprimersi e trovare una soluzione per le sue difficoltà, accrescendo la fiducia in se stesso, è dunque di fondamentale importanza. Ed estremamente importante appare “venire a patti” con la diagnosi: avere un DSA non impedisce di ottenere buoni risultati scolastici, il raggiungimento di traguardi lavorativi; significa semplicemente apprendere in modo differente e avere la necessità di organizzare lo studio in modo diverso.

“La fiducia in se stessi non assicura il successo, ma la mancanza di fiducia origina sicuramente il fallimento” (A. Bandura).

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